La biblioteca

  1. Home
  2. chevron_right
  3. La biblioteca

La Biblioteca dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento è situata all’interno di sei sale al terzo e due al quarto piano di Palazzo Strozzi, nel cuore del centro storico di Firenze. Una delle due sale al quarto piano ospita la fototeca.

Le bellissime sale di studio e di consultazione sono arricchite da mobili, sculture, ceramiche e quadri di epoca rinascimentale, come la grande tela della Battaglia attribuita a Dosso Dossi, all’ingresso della sede, o la magnifica pala di Cosimo Rosselli nella Sala Seminari.

Il patrimonio della Biblioteca, in continuo accrescimento, attualmente conta circa 80.000 volumi e 539 titoli di riviste, di cui molte possedute in collezione integrale.

Tutto il patrimonio librario, riviste comprese, è consultabile a scaffale aperto.

La Biblioteca è liberamente aperta a studenti, docenti e ricercatori; per i nuovi utenti è necessaria una lettera di presentazione, in generale del docente universitario di riferimento, che attesti le esigenze di ricerca. I posti di studio sono circa 50.

La Biblioteca nasce con l’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, fondato nel 1937 nell’importante sede di Palazzo Strozzi con il nome di Centro Nazionale di Studi sul Rinascimento.
La Biblioteca è liberamente aperta a studenti, docenti e ricercatori; per i nuovi utenti è necessaria una lettera di presentazione, in generale del docente universitario di riferimento, che attesti le esigenze di ricerca.
Esiste la possibilità di effettuare fotocopie secondo la normativa vigente, previa autorizzazione scritta del personale della Biblioteca. È attivo un servizio di reference (informazioni), mentre non è consentito il prestito.

La Biblioteca dell’Istituto è membro di IRIS, Associazione di biblioteche storico-artistiche e umanistiche dell’area fiorentina, insieme alla Biblioteca Berenson (Villa I Tatti – The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies), alla Biblioteca dell’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte, alla Biblioteca degli Uffizi (Gallerie degli Uffizi, Ex SSPSAE Firenze),  alla Biblioteca «Ugo Procacci» dell’Opificio delle Pietre Dure, alla Biblioteca Leonardiana di Vinci, alla Biblioteca del Museo Nazionale del Bargello e alla Biblioteca della Fondazione Rossana e Carlo Pedretti.

 

La Fototeca dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento è composta da 78.000 fotografie di opere d’arte e di monumenti sia italiani che stranieri del periodo compreso fra il 1300 e il 1700, su cui è stato avviato un lavoro di catalogazione e informatizzazione. Per ampiezza è tale da potersi annoverare fra le massime raccolte italiane di questo genere, sia sul piano quantitativo, che su quello qualitativo. Oltre ad una vastissima scelta di stampe di fotografi ‘storici’ (Alinari, Anderson, Brogi fra gli altri) essa comprende, infatti, migliaia di fotografie relative a opere transitate sul mercato antiquario o in collezioni private nei primi decenni del ‘900, un materiale questo particolarmente raro e spesso assente anche dalle fototeche specializzate. A questo ricco patrimonio, che comprende sezioni dedicate ai ritratti, ai cassoni, all’oreficeria, alle medaglie, agli arazzi, alla miniatura, vanno poi ad aggiungersi alcuni fondi speciali tra i quali vale la pena rammentare in primo luogo la straordinaria collezione iconografica, unica nel suo genere, dedicata a san Sebastiano, pervenuta all’Istituto con il lascito Fossani-Bellani e composta da circa 4000 fotografie; in secondo luogo, la fototeca personale di Jeno Lanyi, che comprende una grande quantità di immagini relative a Donatello e alla scultura fiorentina del primo Rinascimento, oggetto primo degli interessi del grande studioso ungherese. Tra le fotografie di proprietà dell’Istituto va poi segnalata l’intera campagna della Ditta Achille Ferrario relativa alla Certosa di Pavia. La serie fu realizzata tra il 1896 e il 1903 e comprende 374 scatti, configurandosi come la più completa del monumento: la copia dell’Istituto va ad aggiungersi alle due finora note alla letteratura specializzata. Più recentemente l’Istituto è entrato in possesso della cospicua raccolta dei negativi scattati in occasione delle celebrazioni medicee del 1980. Alla ricchezza del materiale iconografico si aggiunge poi il pregio derivante dalla natura ‘storica’ della Fototeca, la quale ha fino ad oggi conservato l’assetto e l’ordinamento assegnato negli anni Trenta.

L’Istituto possiede un Archivio storico delle proprie attività, particolarmente significativo per la storia degli studi umanistici e rinascimentali del Novecento.

The Istituto Library

The Library, in constant expansion, consists of more than 80,000 volumes and 531 periodicals. This notable patrimony is available to readers on open stacks. Particularly important sections are: the Fondo Antico (divided into Early and Modern Topography, Travels, Art, Literature and History); Decorative Arts (divided into Tapestry, Weaponry, Ivory, Ceramics, Leatherwork, Drawings, Gardens, Etchings, Metalwork, Miniatures, Furniture, Numismatics, Goldwork, Clocks, Orientalia, Embroidery, Glazework, Seals, Textiles, Rugs, and Glasswork) and the section devoted to the history of theater which includes an important collection of studies regarding the role of theater in Humanism and the Renaissance.
Special collections include: «Giovanni Poggi» with its focus on Michelangelo; «Giovanni Poggi» consisting of 283 volumes devoted to architecture and city-planning; «Machiavelli-Serristori» with its 367 volumes concerning Machiavelli including 26 sixteenth-century editions of his own works; «Nello Tarchiani» containing 250 volumes on the Florentine history and art; «Angelica Frezza» with its 43 volumes on the history of art; and the «Fondo Rari» conssting of 163 rare editions.
Recently three new special collections have been acquired: «Luigi Califano» which includes the complete run of the journal «La Critica» directed by Benedetto Croce, the «Quaderni della Critica» and the most important works of the Neapolitan philosopher among which are found a notable number of first editions; «Alessandro Daneloni» consisting of some 600 volumes many regarding Greek and Latin authors and «Giuseppe Bezza», a unique collection entirely devoted to Renaissance and modern astrology.
In 2000 four new sections were created in the Library: «Consultazione Sussidi Biblioteca, Strumenti» consisting of some 50 volumes; the «Fondo Moderno Topografico» integrating the «Antico Topografico»; «Religioni» consisting of texts focused on the Reformation and Counter-Reformation and «Scritti in Onore».

The Istituto Library in 1997 became a partner of the IRIS Consortium of Florentine Area Art History and Humanities Libraries merging its patrimony into a shared bibliographic database. Its members are: the Berenson Library (Villa I Tatti – The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies), the Library of the Dutch University Institute for Art History, the Libraries of the Gallerie degli Uffizi (the main Library, the Prints and Drawings Library and the 6 specialized libraires at Palazzo Pitti), the «Ugo Procacci Library» of the Opificio delle Pietre Dure, the Leonardiana Library at Vinci, the Library of the Museo Nazionale del Bargello and the Library of the Fondazione Rossana e Carlo Pedretti.

An archive consisting of some 78,000 photographs reproducing works of art from 1300 to 1700 is being classified and put online. The Library also includes 1332 microfilms and 950 prints and drawings. In addition the Istituto possesses an historical archive of its own activities, a resource particularly relevant for tracing the story of humanistic and Renaissance scholarship in the 20th and 21st centuries.

Menu